Le case più antiche erano fatte di ossa di

 mammuth

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Gli archeologi dell’Università di Cambridge si sono uniti ai colleghi cechi per studiare le più antiche case conosciute al mondo, alcune delle quali costruite con ossa di mammuth. Le case si trovano presso una vigna nel sud della Moravia, assieme alle prime evidenze di attività artigianali come modellare la creta o intrecciare tessuti.
Tra 25,000 e 30,000 anni or sono, la Moravia era un luogo più ostile di adesso, ed il suo clima raggiungeva temperature molto basse. Le evidenze archeologiche suggeriscono che i suoi abitanti si rifugiassero e si riunissero attorno ai focolai per condividere il loro cibo, creare piccoli modelli di sé e delle loro prede animali, e probabilmente raccontare delle storie. I loro discendenti seguivano i mammut ed i cervi a nord verso mondi ancora più ostili, fino alla Siberia e probabilmente attraverso lo stretto di Bering per divenire i primi americani, ritengono i ricercatori.
Il progetto è stato condotto da Martin Jones, Professore di Scienze Archeologiche a Cambridge, e dal Professor Jiri Svoboda, Direttore del Centro di Ricerche sul Paleolitico e di Paleontologia di Dolni-Vestonice.
Usando la gamma completa della moderna scienza, lo studio dei resti biologici e le tracce molecolari, ed usando gli ultimi metodi in fatto di analisi sedimentarie e datazione dei campioni, il team conta di costruire un ritratto dettagliato della vita attorno a quei primi focolai, gettando così luce su un aspetto chiave dell’ecologia della nostra specie.
Seppure gli umani ebbero origine in Africa, in qualche modo diffusero a nord il più “non-africano” degli ecosistemi sulla terra: questi primi focolai sotto i suoli dei vigneti nel sud della Moravia sono una chiave per comprendere da dove provennero.

 
   

Data: domenica 11 dicembre 2005

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Fonte: TeleFree

Link: http://www.telefree.it/index.php

 

 

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