La scoperta di un'ascia di giada di 1500 anni fa
potrebbe rivoluzionare completamente le nostre conoscenze sull'America
precolombiana. L'ascia è stata trovata negli anni Novanta da archeologi
canadesi nell'Isola di Antigua, in quelle che una volta erano chiamate
le Indie Occidentali e ora sono la parte più orientale dell'Arcipelago
caraibico.
Studi successivi condotti da George Harlow dell'American Museum of
Natural History però hanno dimostrato che la giada è stata ricavata da
una miniera a circa 2900 chilometri di distanza nel Guatemala. La
miniera apparteneva ai Maya.
Credit: American Museum of Natural History
Fino a oggi, si pensava che le grandi civiltà centroamericane si fossero
diffuse solo sulla terraferma, mentre le Isole dei Caraibi ospitavano
solo pochi villaggi con società poco sviluppate.
La scoperta invece dimostra l'esistenza di reti estese di commerci fra
la terraferma e le isole, reti che probabilmente avevano sede proprio
sulle isole.
Secondo un altro esperto che ha contribuito alla ricerca, Reg Murphy del
Museum of Antigua and Barbuda, queste società non si limitavano a
commerciare con il Centro America ma estendevano la loro rete di
traffici anche al Sudamerica, risalendo corsi d'acqua come l'Orinoco e
il Rio delle Amazzoni.
In un articolo pubblicato sulla rivista Canadian Mineralogist, i due
ricercatori spiegano che la rete si estendeva dalle coste del Guatemala
giù fino a quelle brasiliane. L'ascia apparteneva a una cultura chiamata
Saladoid originaria dell'odierno Venezuela che verso il 500 dopo Cristo
si trasferì nelle Isole Caraibiche.