Una équipe di
paleontologi del Museo Argentino di Scienze Naturali ha annunciato la
scoperta di una nuova specie di dinosauro erbivoro, appartenente al
gruppo dei Sauropodi, estintasi 65 milioni di anni fa e
denominata Bonitasaura salgadoi, confermando il ruolo della
Patagonia come giacimento preistorico inesauribile.
A portate la spedizione di ricercatori nella provincia di Rio Negro
verso il luogo di ritrovamento di La Bonita - da qui il nome di
Bonitasaura - è stata una guida del tutto insolita, Filomena Avila,
un'anziana di 98 anni e quasi completamente cieca conosciuta anche con
il nomignolo di “donna Tika”.
La caratteristica più rilevante dell'animale rinvenuto, e quindi ciò che
lo rende unico al mondo, sono le mandibole quadrate, denominate “a
ghigliottina”, con due ordini di denti, uno più debole nella parte
anteriore, che serviva a strappare le foglie e le piante, e uno più
forte nella posteriore, adatto alla masticazione dei cibi più duri.
Il capo missione, Sebastian Apesteguia, ha spiegato il funzionamento di
queste particolari mandibole dicendo che «i piccoli denti della parte
anteriore erano continuamente rimpiazzati tanto che per ognuno che
lavorava ce ne erano altri tre pronti a ricrescere». Apesteguia ha poi
commentato l'eccezionalità dell'evento dicendo che «fino a questo
momento non si era mai ritrovato al mondo un sauropodo con queste
caratteristiche».
La specie in questione, estintasi alla fine del periodo Cretaceo,
comprende individui il cui corpo arrivava a una lunghezza di 12 metri e
ad un'altezza di quattro, con un collo particolarmente allungato e con
una mole complessiva massiccia capace di pesare fino a 20 tonnellate.
Gli individui appartenenti a questa specie erano abituati a vivere in
branco.
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