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Elogio della pazzia

 di Alessio Feltri

 

Salve, sono Adolfo Dxxxxxxxx; ho letto qualcosa da "L'Occhio di Deimos" e, onestamente, faccio fatica ad inquadrare Feltri: è un genio incompreso o un soggetto mentalmente disturbato?

Egr. Sig. Dxxxxxxxx, prima di tutto la ringrazio per l’averci esposto le sue perplessità. In quanto alla sua domanda, non mi è chiaro il motivo dell’alternativa che ha posto. E’ noto a tutti come le due categorie da lei citate coincidano perfettamente, fino al punto di costituire le facce di una stessa medaglia (come potrebbe agevolmente confermarle il mio commercialista…).

 

Mi chiedo...

Come si può dare per scontata l'esistenza di forme di vita basate sul silicio partendo dalla sola analisi delle immagini pubblicate dalla NASA?

Come disse un noto calciatore, “Sono parzialmente in totale accordo col mister”.

In effetti mi sono limitato a rilevare come le strutture della rete sinaptica di microorganismi replicassero alcune forme aggregative silicee tipiche dei radiolari terrestri, mentre la presenza di grandi quantità di silicio nel substrato (non solo) marziano è un dato ben noto e avvalorato dalla stessa NASA.

Non ho affatto dato per scontata la biochimica dei microorganismi ET, anche perché l’unico ente che avrebbe potuto (e dovuto) chiarire la questione è quello che ha inviato Schmitt  nel 1972 a riempire la saccoccia di questa foto:

 

 

 

 

Esistono altri elementi, a me sconosciuti, che avvalorano le teorie di Feltri?

Come ho più volte ripetuto, il mio principale lavoro è stato quello di verificare le immagini fornite dalla NASA, evidenziando quegli interventi censori a fini disinformativi, utili ad inculcare nell’opinione pubblica una falsa sensazione di tranquilla normalità.

Le teorie, in quanto tali, sono solo un passo successivo all’analisi visiva e trovano la loro principale ragion d’essere nello stimolare a studiare meglio la questione, non delegandola ad un ristretto gruppo di superspecialisti, la cui moralità non è provato che poggi su basi più solide delle mie.

In quanto all’”avvalorare”, se ho ragione (cristallina forma di falsa modestia) ed è in atto una pluridecennale operazione di censura, è evidente che ben difficilmente potrò contare su qualsivoglia supporto di natura ufficiale.

Se invece la domanda è riferita alla natura delle fonti di partenza, la risposta è che non ce ne sono. Posso però fornire delle fonti di “arrivo”, cioè studi di scienziati che a posteriori ho scoperto essere giunti a conclusioni simili alle mie. Dato che i prestigiosi autori furono all’epoca massacrati dall’establishment, si figuri che vita facile potrei mai avere io…

Può approfondire l’argomento recuperando materiale sulla panspermia, semplice e guidata, tenendo presente che ogni pubblicazione successiva ai primi anni ’80 è almeno potenzialmente inattendibile, a causa del progressivo stringersi delle maglie della censura. Legga per esempio “Evolution from space”, scritto dal famoso astrofisico inglese Fred Hoyle e dal suo allievo indiano Chandra Wickramasinghe, oppure “Life itself: its origins and nature” del biochimico inglese Francis Crick, Premio Nobel per la scoperta della struttura del DNA. Sempre di Crick sono interessanti il saggio scritto con Leslie Orgel sulla rivista Icarus nel 1973 e soprattutto “Selfish DNA”, pubblicato nell’aprile 1980 sulla prestigiosa rivista Nature.

 

Da dove deriva una così acuta e vasta esperienza nell'analisi visiva?

Più che acuta e vasta, la definirei purtroppo lunga.

Detengo solo una semplice laurea in architettura, conseguita per di più con una tesi alquanto atipica dal titolo “Teoria gravitazionale delle linee bidimensionali curve”, che pur se molto discussa fu comunque selezionata per una mostra itinerante in tutta Europa; nella mia follia ho sempre recuperato un po’ di spazio per qualche estimatore.

In quanto allo specifico, parallelamente alla mia attività di musicista, 23 anni orsono mi sono specializzato in grafica computerizzata tridimensionale e nell’applicazione di metodologie A.I. ai processi informatici (motori inferenziali, sistemi esperti ecc.), competenza che ho in seguito ampliato come programmatore CAD e sviluppatore free lance di applicazioni di realtà virtuale, diffuse e pubblicate in tutto l’orbe terracqueo (come direbbe Bonolis). Quindi, quando “pizzico” qualche collega che lavora per la NASA, parlo a ragion veduta, semmai ho il problema di come restare fedele alla mia politica, che è quella di condividere le informazioni con i lettori astenendomi da discorsi troppo specialistici.

 

Nel ringraziarvi per i chiarimenti che vorrete fornirmi, vi saluto

Sperando di essere stato esaustivo ricambio i saluti a nome della redazione, non rinunciando come nelle mie abitudini a regalare una piccola chicca sul cover-up marziano, incentrata oggi su questa specie di pentolone rovesciato (GTT secondo la nomenclatura del mio recente articolo Star Trash), incontrato da Spirit in Sol 152. Sotto le immagini c’è l’ora in cui sono state scattate le foto: la 1 dalla telecamera frontale, la 2 dalla Navcam e la 3 dalla Pancam. Come si vede mentre la 1 e la 2 mostrano lo stesso oggetto con la stessa superficie traslucida, nella 3…oplà, l’oggetto è diventato un comune sasso. Non sarà che questa, come quasi tutte le immagini ravvicinate delle Pancam dei rovers, sia stata taroccata nei punti critici, ad uso e consumo del popol bue (secondo loro)?

Potrei sbagliarmi, l’oggetto potrebbe aver mutato in 3 minuti il proprio aspetto, ma in questo caso lo scoop sarebbe ancora più assicurato…

 

 

Come disse un carpentiere, che cercava faticosamente di trasmettermi le sue difficoltà nel realizzare la scala a spirale trasparente in cristallo di mio progetto, visibile nella seguente immagine 3D, “Non so se mi sono capito”.

 

 

 

ALESSIO FELTRI

 

 

Margherita Campaniolo

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