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Una G ed una H

Il primo crop circle del Wiltshire è alfa-betico. Una G ed una H seguite da puntini sulle i

Di Margherita Campaniolo
 

 
 
 
 
  No no, qui nessuno potrà dare colpa al crop circle di comportarsi in modo strano, (euforico o irritato) di non avere risposto al cellulare (sai… si è improvvisamente scaricato…), del ritardo ad un appuntamento (ho perso la cognizione del tempo) perché il primo cerchio 2006 del Wiltshire è assolutamente e dichiaratamente un pittogramma su commissione. Qualcuno potrebbe obiettare che non era poi così necessario specificarne la natura visto che appare impossibile che mistero alieno o paranormale possa circondare una vile G affiancata da una H con, a bella posta tra le due, una netta &…. Magari si sarebbe potuto, con un po’ di romanticismo in più e allontanandosi dal vil pensiero di una opera pubblicitaria, che G ed H potevano essere le iniziali di una coppia innamorata dei nostri tempi: là dove un tempo si incideva su corteccia d’albero, oggi perché no su dorata colza?

No no, (l’ho già scritto vero?) qui occorre specificare senza perder tempo e mettere i cosiddetti puntini sulle i! Negli anni passati crop circles alfabetici sono stati certificati “misteriosi”, una volta persino un cerchio con impressa una parola assolutamente inequivocabile di gusto “ mandrillo-umanoide” come tette, fece "vibrare" la sensibilità di un cereaologo, però, donna.

In questo caso G sta per Gazette ed H sta per Herald poiché si tratta di un crop circle commissionato dal Wiltshire Gazette and Herald per il lancio della nuova edizione compact del giornale. E se l’Africa ha affidato ad un crop circle la campagna pubblicitaria di una sua compagnia telefonica solo poche settimane fa, a maggior ragione ci pare azzeccata la scelta operata da un mezzo d’informazione che opera in una zona tra le più note e più prolifiche in ambito crop circles, culla dei crop circles stessi.

Per i cultori del genere possiamo aggiungere che è stato eseguito venerdì 12 maggio, che interessa un campo della Baltic Farm, ad Avebury coltivato a colza, che ha un diametro di 91,44 metri (notevole per un pittogramma su colza, pianta difficile da “incidere”) e che ne è ideatore e realizzatore Matthew Williams, aiutato dal coltivatore David Sheppard. Sono stati rispettati i canoni classici dei cerchi nel grano: esecuzione con corde e tavole, realizzazione al buio o, per meglio dire, alla bianca luce di una luna in fase crescente, a poche ore dalla luna piena (sabato 13 maggio).

Certo, non che questo cerchio ci esalti per immagine ma confidiamo nelle “libere espressioni” dei giorni a venire. Il primo crop circle inglese è arrivato, il sogno è rimandato, attenderemo.

 
     
 

 
 

Data: 18 maggio 2006

Autore: margherita Campaniolo

Fonte:Holdthefrontpage.co.uk e http://www.kornkreise-forschung.de . Si ringrazia sentitamente Alessandro Luè per la segnalazione

 
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