No no, qui nessuno
potrà dare colpa al crop circle di comportarsi in modo strano, (euforico
o irritato) di non avere risposto al cellulare (sai… si è
improvvisamente scaricato…), del ritardo ad un appuntamento (ho perso la
cognizione del tempo) perché il primo cerchio 2006 del Wiltshire è
assolutamente e dichiaratamente un pittogramma su commissione.
Qualcuno potrebbe obiettare che non era poi così necessario specificarne
la natura visto che appare impossibile che mistero alieno o
paranormale possa circondare una vile G affiancata da una H con, a
bella posta tra le due, una netta &…. Magari si sarebbe potuto, con un
po’ di romanticismo in più e allontanandosi dal vil pensiero di una
opera pubblicitaria, che G ed H potevano essere le iniziali di una
coppia innamorata dei nostri tempi: là dove un tempo si incideva su
corteccia d’albero, oggi perché no su dorata colza?
No no, (l’ho
già scritto vero?) qui occorre specificare senza perder tempo e mettere
i cosiddetti puntini sulle i! Negli anni passati crop circles alfabetici
sono stati certificati “misteriosi”, una volta persino un cerchio con
impressa una parola assolutamente inequivocabile di gusto “
mandrillo-umanoide” come tette, fece "vibrare" la sensibilità di
un cereaologo, però, donna.
In questo caso
G sta per Gazette ed H sta per Herald poiché si tratta di un crop circle
commissionato dal Wiltshire Gazette and Herald per il lancio
della nuova edizione compact del giornale. E se l’Africa ha affidato ad
un crop circle la campagna pubblicitaria di una sua compagnia telefonica
solo poche settimane fa, a maggior ragione ci pare azzeccata la scelta
operata da un mezzo d’informazione che opera in una zona tra le più note
e più prolifiche in ambito crop circles, culla dei crop circles stessi.
Per i cultori
del genere possiamo aggiungere che è stato eseguito venerdì 12 maggio,
che interessa un campo della Baltic Farm, ad Avebury
coltivato a colza, che ha un diametro di 91,44 metri (notevole per un
pittogramma su colza, pianta difficile da “incidere”) e che ne è
ideatore e realizzatore Matthew Williams, aiutato dal coltivatore
David Sheppard. Sono stati rispettati i canoni classici dei cerchi nel
grano: esecuzione con corde e tavole, realizzazione al buio o, per
meglio dire, alla bianca luce di una luna in fase crescente, a poche ore
dalla luna piena (sabato 13 maggio).
Certo, non che
questo cerchio ci esalti per immagine ma confidiamo nelle “libere
espressioni” dei giorni a venire. Il primo crop circle inglese è
arrivato, il sogno è rimandato, attenderemo.