Arriva il primo
pittogramma lombardo (lo scettro al Piemonte con Rocchetta Belbo), è su orzo,
giace tra i campi di Mazzo di Rho ed è subito una corsa ai sopralluoghi
e alle valutazioni. Come sempre, in fatto di cerchi nel grano,
poche le certezze, persino in fatto di misure: pare che i metri a nastro
dei ricercatori siano tarati in modo differente a seconda del
possessore! Ciò che possiamo dirvi con una certa sicurezza è che il
pittogramma si sviluppa per una lunghezza totale di circa 30 metri (29,1
per alcuni - 29,60 per altri) ed è composto da 4 circonferenze allettate, tre cerchi ed un anello; quest'ultimo costituisce la parte più grande della figura con un diametro poco
superiore ai 9 metri (9,20 per alcuni - 9,80 per altri... mah!...).
L'anello è posto al centro della figura e ha iscritto un piccolo cerchio.
Da una parte e dall'altra dell'anello, in posizione opposta, un cerchio
si unisce a questo per mezzo
di un breve sentiero. Il cerchio nel grano in questione appare,
visivamente parlando, molto simile ai "classici" della più antica tradizione
inglese, dell'epoca in cui persino gli "alieni" anglosassoni si
esprimevano con figure estremamente elementari; poi si sono laureati e persino specializzati in ben altre
geometrie.
Il crop circle di Mazzo di Rho fa la sua comparsa,
secondo alcuni, il mattino di lunedì 22 maggio;
se di messaggio si tratta, quale il suo significato? C'è un motivo che
potrebbe suggerirci di guardare più alla data che alla geometria?
Potrebbe poiché a guardarlo non mi suscita nulla di particolare. Che tipo di messaggio
iconografico è quello che..... non si riesce a capire?
Allora proviamo altre vie interpretative: 22 maggio, Santa Rita
da Cascia (il cuore trafitto del Sacro cuore di Gesù che Lei istituì?); il 22 maggio 1873 morì, a Milano,
Alessandro Manzoni (un omaggio alla poetica italiana, alla poesia
"credente", un monito contro i prepotenti sopraffattori come
quelli di manzoniana
memoria?); il 22 maggio 1963 il Milan fu la prima squadra
italiana a conquistare la Coppa dei Campioni (il calcio deve tornare
pulito, vittoria per i meritevoli?); il 22 maggio del
1997 il francese Olivier De Kersauson, con il suo trimarano di 27 metri
"Sport Elec" completa la circumnavigazione del mondo con un tempo
record (Uhmm... circumnavigazione, cerchi, esplorazioni.... papabile! In
tempo record e da più mondi c'è chi "giunge" fino a noi? Certo che se il crop
circle di Mazza di Rho misurasse 2 metri in meno era fatta!). De Kersauson
compì l'impresa in 71 giorni, 14 ore, 18 minuti e otto secondi (e se
cercassimo le risposte nel sistema stellare a 71 anni luce da noi? )
C'è anche una spiegazione di valore storico molto interessante: il 22 maggio 1790
l'Assemblea Costituente Francese enunciò (e inserì nella Costituzione)
il seguente principio: "La Nazione Francese rinuncia a intraprendere
qualsiasi guerra che abbia come mira la conquista, e non userà mai le
sue forze contro la libertà di nessun popolo" (sospirate, ci girano
attorno ma sono pacifici, inoltre ci vogliono altrettanto buoni).
Se invece dice il vero
il giovane appassionato che, intervistato da Alessandro Luè per
Settegiorni, dichiara di averlo scoperto in data 21, per rispetto allo
scopritore e ai suoi sentimenti preferiamo non chiederci null'altro...
si era recato lì con la fidanzata a rimembrare il loro incontro avvenuto
proprio in quel campo in occasione del crop circle apparso nel 2004.
(Viva l'amore su cui tutto ruota).
La verità è
che su questo, come per qualunque cerchio nel grano, si possono trovare
mille e più significati e analogie di ordine cronologico e culturale, dalla filosofia
alla matematica, alla storia, all'astronomia ecc.... come strettamente
personali legati al vissuto di ciascuno. La bellezza dell'arte
concettuale sta proprio nella libertà del fruitore di interpretare le opere a
suo modo e di trasformare l'arte in "escamotage per parlare",
discutere, interrogarsi.
E qui l'escamotage per
parlare è colto in pieno, si parla a tal punto che si trova di tutto e
per tutti i gusti: "In tutti e tre i cerchi sono state rinvenute le "fontanelle" cioè un
gruppo di piante rimaste in piedi e che tolgono qualsiasi dubbio
sull'ipotesi che siano state usate corde e paletti per schiacciare le
piante e formare i cerchi"1 oppure "
Il
grano disteso al suolo presenta diversi segni "righe
bianche", indizi che aprono una concreta ipotesi per attribuirne la
causa ad un'azione meccanica"2.
Mi complimento con i primi per
l'incrollabile fede e una sicurezza scevra da qualsiasi dubbio, chi li
avesse (i dubbi) finirebbe, prima o poi, con il constatare che le spighe al centro, i nidi, le fontanelle,
le trecce, sono i primi trucchetti che ogni buon circlemakers impara ad
eseguire. E' solo una
questione di "prenderci il piede" (o la mano!) e, se vogliamo, anche di estro: il cervello qui non
serve a molto.
Niente altro da aggiungere se non che il crop circle ci Mazzo di Rho, a
detta di qualche cereaologo, ha
una particolarità tutta Italiana: la presenza di "noduli".... e pensare
che non si tratta di derma, tiroide, corde vocali o di seno
femminile. A quando le pustole, i polipi e le cisti? I noduli delle spighe di casa nostra aprono uno scenario
tutto nuovo e fortemente misterioso: che il genere plantae si sia
trasformando in animalia?
Al
prossimo crop circles e, perdonate il tono un po' ironico ma... fa caldo, c'è
bisogno d'alleggerire e rinfrescare l'aria!
Margherita Campaniolo