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SOPRALLUOGO DI TOSELLI NEL CAMPO FRA TERZO D’ACQUI E ARZELLO
L’ufologo: cerchi nel grano
I cerchi tracciati in un campo di grano fra Terzo d’Acqui e Arzello di
Melazzo
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ACQUI TERME
Auto incolonnate per chilometri lungo la provinciale che collega Terzo
d’Acqui
ad Arzello di Melazzo per vedere da vicino i famosi «crop circles», che
sono
comparsi misteriosamente l’altra mattina in un campo di grano. Qualcuno
attribuisce il singolare fenomeno al passaggio di alieni, mentre altri,
con i
piedi per terra, propendono per la tesi che a realizzare i cerchi nel
campo di
grano siano stati alcuni burloni. Di questo stesso avviso è anche Paolo
Toselli, uno dei massi esperti a livello internazionale di Ufo e di
leggende
metropolitane e autore di numerosi libri su questi argomenti. Toselli
l’altro
pomeriggio ha effettuato un sopralluogo per sincerarsi di persona del
fenomeno.
«Il campo presenta due distinte vie d’ingresso dalle quali i ‘’circlemakers’’
sono sicuramente entrati - spiega -. Quindi hanno iniziato a tracciare
una
serie di cerchi concentrici, il più grande dei quali ha un diametro di
36
metri. I cerchi principali sono costituiti da una pista di grano
spianato di
circa un metro. Secondo una serie di studi e di prove pratiche, i
fabbricatori
di cerchi nel grano utilizzano una tavoletta di legno legata con alcuni
spaghi
che tengono tra le mani. La tavoletta viene utilizzata come fosse una
pedana
per piegare il grano e per evitare di lasciare orme sul terreno. Il
grano non
deve essere troppo maturo visto che si potrebbe spezzare». Proprio su
grado di
maturazione del grano si è concentra l’attenzione di Toselli: «Nel 2004
una
serie di cerchi apparvero in prossimità dei ruderi dell’acquedotto
romano di
zona Bagni ad Acqui. La scoperta avvenne intorno al 6 giugno e quindi si
può
dedurre che lo stato di maturazione del grano è lo stesso di quelli
scoperti
nei giorni scorsi. A questo punto si può supporre che all’opera ci sia
la
stressa squadra di circlemakers». Oltre ai tre cerchi principali, nel
campo
tra Terzo e Arzello vi sono una serie di cerchi più piccoli quasi a
formare un
disegno asimmetrico. «Con tutta probabilità, l’asimmetria è stata
determinata
nella fretta dei ‘’circlemakers‘’ di portare a compimento l’opera per
il
timore di essere scoperti» commenta Toselli. Nessuno però ha visto nulla |
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Data:
12/6/2006
Fonte:La Stampa ed.Alessandria
Pag. 45
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